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venerdì 2 febbraio 2024

mangiatori di carne...

 

Leggo con preoccupazione che il ministro della difesa Crosetto desidera dar seguito ad un vecchio sogno e cioè quello di istituire un esercito di riservisti (10.000 sarebbe il numero indicato) in preparazione ad una situazione di emergenza (de facto una guerra) che richieda l’impiego di un numero di uomini maggiore rispetto alle risorse attualmente a disposizione.

Anche solo alcuni anni fa (prima dell’evento pandemico di sicuro) un discorso come quello di Crosetto sarebbe stato liquidato come folle, insensato e indice di una chiara deriva autoritaria.

Ma oggi non più. I mangiatori di carne, sempre pronti a sacrificare sugli altari dei propri interessi popoli e nazioni, hanno deciso che la guerra sarà il nuovo metodo e ogni risorsa sarà usata per arrivarci.

Prepariamoci ad una martellante propaganda che culminerà con un laconico quanto amaro “armatevi e partite”.

Sia ben chiaro, costoro hanno sempre cercato carne fresca per i loro sordidi scopi. Hanno convinto in passato intere generazioni che il loro bene fosse rivoltarsi contro la figura del padre incolpandola di ogni cosa, che la droga non è poi così male e aiuta a vivere bene, che tutto si può mettere in discussione persino la propria identità e la corporeità stessa.

Ed ora hanno optato per la guerra come mezzo per soddisfare il loro desiderio.

E noi cosa faremo? Quando sarà ora combatteremo?

Per parte mia sì combatterò, ma non per soddisfare i desideri di questi burattinai senza scrupoli, ma per difendere i miei cari. Non ho messo al mondo dei figli per lasciarli alla mercé di mercanti di morte e carne umana.

Ho recentemente visto un bel film “Sound of Freedom” e una delle frasi iconiche della pellicola é: “i figli di Dio non sono in vendita”.

Qualcuno potrebbe obiettare che non sono onnipotente e che sicuramente potrei perdere la battaglia ed è tutto vero, ma diciamoci la verità. Un padre smetterebbe di combattere per i suoi figli se sapesse di finire sconfitto?

E a maggior ragione non dovrebbe valere in special modo per noi che siamo figli di un Padre che per salvarci ci ha donato suo Figlio e ha permesso che venisse crocifisso come un malfattore?


venerdì 5 gennaio 2024

Nuove benedizioni...

 

In questa immagine potete vedere in anteprima l'oggetto che sarà indispensabile per le nuove benedizioni non liturgiche indicate dal prefetto del Dicastero della Dottrina della Fede Card. Fernandez. Ogni cronometro sarà dotato di un allarme che suonerà allo scoccare dei 15 secondi.

lunedì 25 dicembre 2023

La mano tesa di Dio

 

Prima ci fu la Caduta. 

L'abisso si spalancò per accogliere colui (Lucifero) che, pur bellissimo e vicinissimo a Dio, volle ribellarsi a Chi lo aveva creato e nella sua superba perversione egli desiderò e operò affinchè ogni creatura, soprattutto la prediletta dall'Altissimo, precipitasse con lui e si perdesse nelle tenebre (pur essendo già sconfitto). 

Dio Padre, però, si chinò sui suoi figli e si incarnò nel ventre di una donna (Figlio dell'Uomo dirà poi di Se stesso) per ricordare all'umanità il dono grande della sua libertà, la dignità della sua eredità e la grandezza della sua vocazione ultima. 

Ciò che era avvolto nelle nebbie della leggenda, perso nei meandri delle profezie (sperate, ma non ancora realizzate), atteso da tempi immemori nelle storie di molti popoli, si fece realtà ed entrò nel mondo. 

Il mito si è fatto storia, ebbe a dire un certo Tolkien. 

Nella nostra epoca, con la realtà piegata alla precarietà delle opinioni personali (che tali restano anche se elevate a leggi e persino talvolta a magistero) noi, nel Natale, celebriamo un fatto e i fatti non cambiano, perchè i fatti SONO.

Santo Natale a tutti voi. 

giovedì 17 agosto 2023

Picconate comode

 

Il seguente post non ha come oggetto principale Michela Murgia nè la sua fede (non potrei dire nulla nemmeno della mia). Ora sappiamo che la sua anima è davanti a Colui che è giusto Giudice e non può esserci miglior garanzia per un credente. 

Non possiamo però farle un torto nemmeno se affermiamo che in vita si è distaccata con le sue tesi e le sue prese di posizione da molto di quello che la Chiesa professa e insegna e anzi in più occasioni lo ha espressamente avversato (a titolo esemplificativo si leggano le sue considerazioni su cristianesimo e Natale affidate lo scorso dicembre al quotidiano  La Stampa).

Questo per dovere di verità (e con la massima carità concessami).

Sulla canonizzazione "laica" della scrittrice prematuramente scomparsa posso dire che non mi aspettavo nulla di meno e anche qui ho concluso. 

Qualcosa di più vorrei invece dire sugli elogi funebri, le lettere di cardinali e più in generale i toni agiografici ad intra che sono stati dedicati alla defunta. Anche qui è inutile elencarli perchè diversi siti e altri prima di me ne hanno abbondantemente discusso e trattato. Mi interessa nello specifico indagare le motivazioni di tutto questo. 

La risposta più immediata che può venire è quella del tentativo di compiacere il mondo e farsi da questo apprezzare. Non nego che questo possa spiegare certe cose, ma è un perchè incompleto. 

La mia personalissima sensazione è che in fondo personaggi come la Murgia ricevano in casa cattolica plurimi elogi da parte di prelati, vescovi e sedicenti teologi perchè ciò che hanno fatto o detto (e dal loro punto di vista lo hanno fatto bene direi) in fondo fa comodo. 

Anni fa conobbi un parroco che desiderava mettere mano ad una cappella laterale della chiesa del suo paese, ma era impossibilitato a farlo perchè le decorazioni e gli stucchi di quella cappella erano stati pagati anni prima da una coppia di anziane sorelle in suffragio dei loro defunti e sino a che fossero rimaste in vita nulla si doveva toccare. Non so poi come siano finite le cose, ma ricordo che ogni qual volta si staccava un pezzo di intonaco e la muffa rovinava un pezzo di affresco quel parroco in fondo era felice perchè, dovendo stravolgere la cappella, de facto si portava avanti con i lavori ed era solo questione di tempo. 

Ecco, credo che l'immagine sia sufficientemente chiara: in casa cattolica vari personaggi (che non rappresentano ovviamente tutti, ma iniziano ad avere una certa consistenza numerica e hanno occupato cariche importanti) gioiscono delle picconate che personaggi come Murgia o altri (qualcuno si ricorderà di certo i peana funebri per Marco Pannella da parte di zelanti vescovi ed intellettuali cattolici) danno a ciò cui la Chiesa ed il suo credo sono rimasti fedeli per duemila anni e che implica una precisa visione dell'uomo, dei suoi scopi e del suo fine ultimo. 

Per i personaggi sopra citati ogni picconata è in fondo un pezzo di ciò che desidererebbero operare all'interno, ma che non riescono a fare (non come vorrebbero almeno) perchè il sensus fidei, il magistero, la Tradizione (nel senso più alto del termine) ed un certo Gesù e il suo Vangelo glielo impediscono. Non riuscendo a scalzare del tutto il muro da dentro, costoro plaudono a chi da fuori non si risparmia nel dare picconate e sperano che ogni volta si avvicini di più l'obbiettivo che si sono preposti. Anzi diventano sempre più spavaldi e spudorati quando le cose sembrano accelerare nella direzione da loro desiderata venendo così più facilmente allo scoperto, chissà infatti che non arrivi qualcuno, magari fosse pure un papa, che possa finalmente realizzare la rivoluzione agognata?  

Forse nel caso delle esequie della Murgia persino un po ' troppo se lo stesso quotidiano Avvenire tra i tanti articoli di lodi sperticate ha permesso che se ne pubblicasse uno del giornalista Ognibene che contribuisce in maniera equilibrata e altrettanto franca a evidenziare le contraddizioni del pensiero dell'autrice scomparsa. 

Infine per concludere due considerazioni.

La prima è che qui non abbiamo a che fare con anziane vecchiette, ma con Cristo morto e risorto che vivifica continuamente la Chiesa sua sposa e questo con buona pace di coloro che (più o meno consapevolmente) ritengono di fare e disfare a loro piacimento.  

La seconda è che ultimamente mi interroga sempre più (e un po' mi spaventa anche) quell'espressione di Gesù contenuta nel Vangelo di Luca in cui Gesù afferma: << ... quando il Figlio dell'uomo verrà, troverà la fede sulla terra? >>. 

PS 
Premesso che i figli nella loro libertà possono sempre discostarsi dal sentiero dei padri, bisognerebbe forse interrogarsi su come nelle facoltà teologiche e in certo associazionismo cattolico viene indagata e ragionata la nostra fede visto che non pochi dei picconatori sopra citati sono cresciuti a quella scuola, ma questo richiederà tempo e altri post.




domenica 9 aprile 2023

L' Amore, quello vero

Oggi il termine "amore" è quanto mai abusato.
Qualunque capriccio o pretesa, se ricoperto dal manto della parola "amore", diventa in qualche modo agli occhi dei più accettabile, benevolo, quasi doveroso e altrettanto intoccabile.
Ma questo "amore" di cui oggi il mondo pare pieno è assai fragile e basta una folata di realtà per smascherare ogni ipocrisia. 
L' Amore, quello vero, al contrario è stabile come una croce piantata nel terreno e così forte da spazzare via la roccia di un sepolcro. 
E ad insegnarcelo è venuto nientemeno che Dio stesso. 
Santa Pasqua 2023 a tutti voi.